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mercoledì 24 novembre 2010

Bologna 15 dicembre - Tavola rotonda sull'accreditamento

Con un titolo un po’ provocatorio si vuol porre in evidenza che le procedure introdotte proprio quest'anno dalla Regione Emilia Romagna costituiscono un indubbio passo avanti verso un sistema di qualità ma contemporaneamente rappresentano una novità non ancora del tutto compresa né tanto meno completamente ed esattamente applicata.
Molti operatori sono tutt’ora alla ricerca di una miglior chiarificazione e c’è la sensazione che l’Accreditamento possa in qualche caso trasformarsi in una vera e propria odissea per i responsabili degli EE.LL. e soprattutto degli enti gestori dei servizi che si trovano in prima linea con la responsabilità di fornire servizi di qualità in un contesto critico da un punto di vista organizzativo ed economico.

Il convegno si svolgerà presso la struttura del Giovanni XXIII a Bologna in Viale Roma n° 21 il giorno 15 dicembre prossimo.
L'associazione prima di tutto ringrazia l'Amministrazione e il management dell'ASP bolognese per la sensibilità dimostrata e la disponibilità a contribuire allo sforzo di diffusione e studio dei problemi dell'acreditmaneto che in questo periodo hanno costituito una delle problematiche centrali per gli enti gestori dei servizi.
Il Direttore Generale dell'ASP,  dott. Alfonso Galbusera aprirà l'incontro e rappresenterà nella tavola rotonda la voce delle ASP.
Interprete centrale della Tavola Rotonda sarà il Dirigente regionale Raffaele Tomba a cui è chiesta una relazione di sintesi sullo stato dell'arte dell'accreditamento e verso il quale, inevitabilmente, si indirizzeranno le domande, i dubbi e perchè no le critiche dei vari rappresentanti delle istituzioni, pubbliche e private, interessate al problema.

Il Programma vede l'apertura dei lavori alle 9 e la chiusure del dibattito poco dopo mezzogiorno a cui seguirà la presentazione di un libro della dott.ssa Maria Mongardi dal titolo: "L’assistenza all’anziano: ospedale, territorio, domicilio"

Al dibattito, che sarà coordinato dal Presidente ANOSS Emilia Romagna (Dapero Renato), prenderanno parte oltre ai nominati sopra:
Giovanni Maria Soro (Dirigente USL di Piacenza)
Luigi Squeri (Dirigente del comune di Piacenza)
Alberto Alberani (Responsabile cooperative sociali)
Michele Fiorini (Rappresentante del privato commerciale)

Al termine verrà offerto un Lunch
La partecipazione è completamente gratuita, ma, per ragioni organizzative, è indispensabile la prenotazione.

Per iscriverti  ingrandisci e stampa le immagini della bochure riportata sopra; compila il modulo e spedisci al numero (Fax n° 0523.814669)

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venerdì 12 novembre 2010

Eudaimonia

Il Modello GentleCare e la ricerca della Qualità della Vita nelle Residenze per Anziani


Di questo si parlerà in un convegno che si terrà il 19 novembre presso

La Fondazione Vismara De Petri onlus
Via Vismara,10 - 26020 San Bassano (CR)



Ecco l’abstract del convegno

L’ambizioso progetto di questa giornata di studio è costituito dall’analisi della situazione attuale di vita nelle R.S.A. sia per le persone anziane che vi risiedono e per i loro familiari, sia per gli operatori che vi lavorano. Per ciascuno di questi protagonisti è fondamentale porsi interrogativi di senso circa il tema della qualità della vita e domande rispetto a come progettare percorsi di miglioramento.


Il convegno proporrà delle riflessioni che dialogheranno tra di loro: tratteranno il tema della felicità sul luogo di lavoro e gli aspetti relativi alla motivazione ed ai ruoli degli operatori; approfondiranno il tema della vulnerabilità dei soggetti e del dolore vissuto negli istituti di Assistenza per giungere alla presentazione di un modello di cura più adeguato.

Nella sidebar la locandina di invito

Guarda nella colonna a destra!

Ok

Workshop ANOSS del 4 novembre

L'associazione ha preso parte al Forum sulla non autosufficienza organizzato da Maggioli Editore a Bologna il 3/4 novembre. ha preso parte con un workshop sul tema della qualità dei servizi e della sostenibilità econmica. nel corso del convegno è stato proiettato un video realizzato in una struttura della regione Emilia Romagna con interviste di respopnsabili, operatrici ed ospiti. Per questioni tecniche non è ancora stato possibile, ma presto il video sarà pubblicato su you-tube.
Altermine è stata proiettata un'intervista a Letizia Espanoli che si può vedere cliccando sulla barra video nella sidebar.

Le relazioni sono state molte e importanti. di seguito ne riportiamo alcune.

Cliccando sui link riportati di seguito è possibile vedere e scaricare alcune sequenze di slides.
Le presaentazioni sono in formato PDF

Programma  http://issuu.com/anoss-dapero/docs/volantino-programma?viewMode=presentation

Dapero - Presentazione http://issuu.com/anoss-dapero/docs/anoss?viewMode=magazine

Mongardi  http://issuu.com/anoss-dapero/docs/mongardi?viewMode=magazine

Soro  http://issuu.com/anoss-dapero/docs/slides-soro?viewMode=magazine

Ferretti  http://issuu.com/anoss-dapero/docs/slides-ferretti?viewMode=magazine

Belardinelli  http://issuu.com/anoss-dapero/docs/slides-belardinelli?viewMode=magazine

Il lavoro nell’epoca post-moderna ed il benessere organizzativo.

Il lavoro nell’epoca post-moderna ed il benessere organizzativo.
Un saggio di Giuliana Masera

Introduzione.



Una riflessione di estrema attualità relativa alla tematica organizzativa può essere individuata nella direttiva sul benessere delle pubbliche amministrazioni.

In particolare la Direttiva del 24 marzo 2004, indica le motivazioni per l’adozione di misure finalizzate ad accrescere il benessere organizzativo , introducendo nuovi indicatori, parametri e paradigmi della organizzazione, per migliorare l’immagine interna ed esterna e la qualità complessiva dei servizi forniti dall’amministrazione.

Nell’articolo si prende in esame il concetto di lavoro nell’epoca post-moderna , il benessere organizzativo ed il rapporto che esiste fra le due condizioni. Si considerano quindi gli indicatori positivi e negativi di benessere lavorativo ed infine si riporta uno strumento di indagine della salute organizzativa: il Questionario multidimensionale della salute organizzativa. Il MOHQ o Questionario multidimensionale della salute organizzativa (Multidimensional Organizational Health Questionnaire) elaborato da un gruppo di ricercatori italiani (Avallone et al) costituisce uno strumento di indagine importante nell’ambito del “benessere organizzativo” sperimentato e validato su larga scala nelle Amministrazioni Pubbliche. Tale sperimentazione sulla salute organizzativa attuata nell’anno 2004 , ha sostenuto e favorito l’emanazione della “Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica sulle misure finalizzate al miglioramento del benessere organizzativo nelle Pubbliche Amministrazioni”.

Il concetto di salute e il benessere organizzativo.

Parlare di benessere organizzativo senza tentare di definire il concetto di salute potrebbe apparire riduttivo. La Dichiarazione di Alma Ata sull'assistenza sanitaria primaria, tenuta il 6-12 settembre 1978, sottolinea l'importanza dell’ attenzione alla salute come strategia per ottenere un miglior livello di benessere della popolazione. La Conferenza organizzata dall’OMS in collaborazione con l’UNICEF dichiara nel primo punto, che la salute .......
 
Per accedere all'intero articolo cliccare sul link:
 http://issuu.com/anoss-dapero/docs/benessere_organizzativo
 
Il testo è disponibile in formato PDF
 
Leggete!!
 

mercoledì 10 novembre 2010

ACCREDITAMENTO - Convegno a Bologna - 15 dicembre


Anteprima della locandina di invito alla tavola rotonda
 che si terrà al Giovanni XXIII il 15 dicembre

Con questa tavola rotonda si conclude il lavoro di studio e divulgazione che l'associazione ha svolto quest'anno  sul tema dell'accreditamento dei servizi sociosanitari in Emilia Romagna. Abbiamo cominciato in marzo quando il problema dll'accreditamento ha preso corpo definitivamente per l'entrata in vigore delle norme relative e abbiamo proseguito per tutto l'anno sviluppando tutti i temi pri ncipali  e toccando diverse province della nostra regiona in cerca di particolarità e anche semplicmente per rendere un po' più protagonisti un po' tutti iterritori della nostra regione. Ora tutto sembra finito perchè la data di scadenza enro cui bisognava presentare glia tti di richiesta dell'accreditamento è ormai spirata e gli enti hanno, bene o male, provveduto. Ma è davvero così? Si è tutto concluso felicemente?  O forse tutto comincia proprio adesso!!??

Noi pensiamo che il bello debba ancora venire!

Di seguito trascriviamo l'abstract del  convegno

Con un titolo un po’ provocatorio si vuol porre in evidenza che le procedure introdotte proprio quest'’anno dalla Regione Emilia Romagna costituiscono un indubbio passo avanti verso un sistema di qualità ma contemporaneamente rappresentano una novità non ancora del tutto compresa né tanto meno completamente ed esattamente applicata.


Molti operatori sono tutt’ora alla ricerca di una miglior chiarificazione e c’è la sensazione che l’Accreditamento possa in qualche caso trasformarsi in una vera e propria odissea per i responsabili degli EE.LL. e soprattutto degli enti gestori dei servizi che si trovano in prima linea con la responsabilità di fornire servizi di qualità in un contesto critico da un punto di vista organizzativo ed economico.


Sarà ospite molto atteso il Dirigente regionale Raffaele Tomba a cui si aggiungeranno i rappresentanti delle istituzioni interessate al problema.


Al termine del dibattito ci sarà la presentazione di un libro che si ritiene possa costituire un aiuto concreto ai fini della formazione del personale


Per iscriverti:
Stampa, compila e spedisci (Fax n° 0523.814669)  il modulo riportato di seguito:

venerdì 29 ottobre 2010

L'assistenza all'anziano. Ospedale, territorio, domicilio.

"L'assistenza all'anziano. Ospedale, territorio, domicilio". Un libro di Maria Mongardi.

Di seguito un abstract del libro.

La popolazione anziana è negli anni costantemente aumentata, come risultato di profondi mutamenti demografici, in particolare della diminuzione della natalità e della riduzione della mortalità. L’allungamento della vita non sempre corrisponde però ad un effettivo miglioramento della sua qualità: con l’aumentare dell’età cresce la non autosufficienza, aggravata dalla presenza di pluripatologie e dal rischio di isolamento sociale. A fronte di tale quadro socio-sanitario persiste tuttavia l’idea che quella all’anziano sia un’assistenza a bassa complessità, mentre essa non differisce di fatto, per il livello di competenze richieste, da quella, per esempio, ad un paziente cardiochirurgico. Assistere una persona anziana richiede infatti conoscenze e abilità professionali di alto livello e percorsi organizzativo-assistenziali ben definiti e articolati nei vari ambiti di cura. Le pluripatologie, alcune gravi, e i deficit cognitivi della persona anziana, la relazione con i caregiver, talvolta anch’essi anziani, il lavoro in team multiprofessionale richiedono agli operatori coinvolti un continuo aggiornamento professionale e competenze specialistiche.



Quest’opera vuole rappresentare un tentativo di risposta alle criticità evidenziate dai documenti europei e nazionali circa il fenomeno della popolazione anziana e un contributo al bisogno di formazione degli operatori coinvolti nell’assistenza all’anziano, oltre che offrire spunti di riflessione agli amministratori. Le conoscenze, le competenze professionali e gli strumenti, che in quest’opera sono ampiamente rappresentati, devono infatti trovare modelli organizzativo-assistenziali adeguati ai bisogni di cura e rivolti a favorire un clima organizzativo che consenta la proficua collaborazione professionale di tutti gli operatori.


La trattazione ampia e completa degli argomenti e l’importante collaborazione con esperti appartenenti alle diverse componenti sanitarie rendono il testo particolarmente fruibile e utile per la formazione ai Corsi di Laurea della professioni sanitarie, per i corsi a più specifico indirizzo specialistico in ambito geriatrico e per tutti coloro che desiderano avere una visione complessiva delle peculiarità di cura e assistenza alla persona anziana. L’opera si divide in tre parti, la prima relativa ad aspetti più generali, come l’epidemiologia o l’invecchiamento biologico oppure ancora il ruolo delle nuove tecnologie. La seconda parte, come si evince dal titolo, “L’anziano al centro dell’assistenza: modelli, strumenti e setting di cura” analizza a tutto tondo l’assistenza all’anziano, in una prospettiva patient centered, secondo le più recenti tendenze che spostano il focus dal modello biomedico a quello bio-psico-sociale. La terza parte affronta gli aspetti di geriatria, trattando i più diffusi problemi di salute della persona anziana e offrendo, accanto alla descrizione clinica, un interessante approccio all’assistenza, fondato sulle diagnosi Carpenito ma proponendo connessioni con le altre teorie del nursing e differenziando i possibili interventi a seconda del settino di cura con uno sforzo, da parte dell’autrice e di tutti coloro che hanno collaborato a questo progetto di rielaborare e adattare alle nostre realtà risultati e interventi proposti spesso in contesti piuttosto diversi dai nostri.

lunedì 4 ottobre 2010

ACCREDITAMENTO - Convegno di Ferrara del 23 settembre

Il 23 settembre si è tenuto il convegno nella sede dell'ASP di Ferrara.
Alcune relazioni dei partecipanti e le foto sono disponibili nella sidebar a destra.

Più In basso un breve riassunto dgli interventi

Un grazie all'ASP di Ferrara e agli sponsor che hanno reso possibile la manifestazione.

domenica 3 ottobre 2010

Non si può tacere! (Il Punto di R.)

Di fronte a uno spettacolo indegno della politica diventa urgente trovare una via per farsi sentire. La cosa più importante da fare è non cedere alle pressioni che esercita su di noi la comunicazione ufficiale  tutta protesa a mantenere il popolo in uno stato confusionale e di torpore. Dobbiamo reagire e raccoglierci. Mostrare al mondo chi siamo e cosa vale il nostro impegno

Per leggere l'intero articolo clicca sul link:

Il concetto di sostenibilità applicato all’assistenza socio sanitaria - di Giuliana Masera

Nell’articolo  si considerano le fondamenta su cui si costruisce  la 833 in particolare l’articolo 32 della Costituzione italiana. La legge 833 prende forma e viene deliberata in un  momento storico particolare della Italia e dell’Europa e i principi su cui si fonda si ispirano al concetto di Welfare state  ; si considerano in particolare   i principi dell’ universalità, dell'eguaglianza e dell'equità di accesso alle prestazioni e ai servizi. L’invecchiamento demografico e la composizione di una società sempre più multiculturale stanno interrogando a fondo questo tipo di impostazione. Si affronta  quindi il principio di sostenibilità applicato all’assistenza socio sanitaria sviluppato da Daniel Callahn bioeticista americano : la   realizzazione di tale approccio si accompagna necessariamente allo sviluppo di una maggiore responsabilità individuale nei confronti della salute  attribuendo a ciascuna persona  parte della necessità di prendersi cura della propria persona.


Per leggere l'intero articolo
dapero articoli completi: Il concetto di sostenibilità applicato all’assistenza socio sanitaria - di Giuliana Masera

Giuliana Masera

Docente in discipline demoetnoantropologiche,
Università degli Studi di Parma.

Attraversare il dolore per trasformarlo Le presentazioni in Emilia-Romagna

"Grazie!"
Letizia Espanoli.

Grazie per aver offerto un'ora di emozioni e riflessioni sul tema del dolore. Un tema che ci accomuna tutti e a un tempo tutti cerchiamo di esorcizzare.
Nulla si risolve con gli anestetici quando il dolore non è fisico, e tu non ci hai offerto anestetici . Con la tua esperienza ci hai comunicato emozioni e consapevolezza.
L'unica via è prendere coscienza del dolore, osservarlo e lasciarlo evolvere per prenderne infine definitivamente le distanze, con rispetto.

 A partire dal 23 settembre a Ferrara, Letizia ha accompagnato la nostra associazione in un giro tra gli operatori di assistenza. La scusa era la presentazione del libro "Attraverdsare il dolore per trasformarlo" di cui abbiamo già detto (clicca sulla copertina nella sidebar a destre per info e acqisto direttamente dall'editore), ma il risultato vero di questo giro tra gli operatori è stato quello di  aimere un grande momento di riflessione e di comprensione delle emozioni più forti e più difficili da gestire.

Il primo incontro si è svolto a Ferrara, con gli operatori dell'ASP. L'evento ha accompagnato il convegno del mattino sull'accreditamento e ne ha completato il senso. Si era parlato tanto di qualità oltre che di aspetti economici, ma non siera detto molto sulla condizaione dell'operatore, quello che in prima persona è chiamato a realizzare e sostenere la qualità. Qualità che non è fatta dalle sole risorse economicamente valutabili ma anche e forse soprattutto dalla buona disposizione psicologica degli operatori.

Il secondo incontro ha aperto una giornata bellissima di viaggio tra le colline dell'Emilia e l'anima degli operatori di assistenza. Alle 10 del mattino ci siamo trovati a Castelnovo ne' Monti sull'Appennino in provincia di Reggio Emilia. Basta uno sguardo alle immagini che abbiamo riportato per capire che subito ci siamo sentiti "in alto"...
Bel posto e bei momenti. Grazie alla Copselios, ente gestore della Residenza "I Ronchi", che ringraziamo per l'accoglienza e l'attenzione che ci ha riservato.

Poi siamo andati in provincia di Parma: a Ramiola in una struttura di una certa eleganza a gestione Copra - Dimensione sociale che qui ringraziamo per l'impegno organizzativo e il sostegno offerto.

Molto interessante il dibattito che anche a Ramiola come già a Castelnovo ne' Monti ha sviluppato da un lato il tema delle emozioni e della loro valore, ma è anche approdato ad alcune conclusioni si cui sarà opportuno riflettere per il futuro. rilevante il fatto che unanimemente si riconosce che in un momento di crisi e di scarsezza delle risorse bisognerà fare appello alla risorsa più grande sopita dentro ciascuno di noi.
Ecco uno scorcio del pubblico a Ramiola in cui erano presenti operatori OSS, ma anche responsabili e professionals.



Ultimo round a Piacenza alla sera del 30 settembre, presso l'ASP Città di Piacenza. Ringraziamo l'ASP per la disponibilità ad accogliere la monifestazione in questo caso sostenuta dalla "Consulta dei servizi sociali" del Comune di Piacenza. Un Buon successo di pubblico per una serata di prim'ordine sotto tutti lgi aspetti. Le suggestioni di Letizia hanno creato il giusto clima per un dibattito spontaneo e ricco di pensieri, emozioni, buoni prorpositi e chi più ne ha..Amche qui presenti tutte le professionalità che operano nei servizi socioassistenziali e oltre al coordinatore della Consulta, Dino Giorgi, erano presenti anche il Presidente dell'Associazione "Amici dell'Hospice" di Borgonovo, Nanni Miglioli, e l'assessorie ai servizi sociali del comune di Piacenza Giovanna Palladini. Quest'ultima nel commentare non ha potuto non soffermarsi brevemente sul prossimo avvio dell'Hospice di Piacenza fortemente voluto proprio per rispondere nel miglior dei modi possibili alle difficili esigenze di chi sta attraversando un momento doloroso della vita.

Le due foto  inquadrano: la prima  uno scorcio del pubblico e il Coordinatore della Consulta Dino Giorgi, la seconda Nanni Miglioli e l'ass. Palladini

Letizia Espanoli è stata intervistata da Chiara Cecutta, redattrice del quotidiano "Libertà". L'articolo cliccando sul link: 

sabato 2 ottobre 2010

FERRARA - Accreditamento: Seminario ANOSS sul contratto di servizio

Il 23 Settembre si è tenuto in Ferrara, presso l’ASP Centro Servizi alla Persona in via Ripagrande, il quinto seminario sull’accreditamento a cura di ANOSS



Il titolo del convegno è: ACCREDITAMENTO – Rapporti tra committente e gestore, il contratto di servizio


La procedura dell’accreditamento dei sevizi sociosanitari, varata dalla Regione Emilia-Romagna, è ormai alle battute conclusive. A giorni scade il termine per le domande di accreditamento e subito dopo dovranno essere redatti i contratti di servizio, importante momento di confronto tra amministrazione pubblica locale e gestore dei servizi.

Il convegno si è svolto come da programma.

Dopo un’introduzione di saluto del Presidente dell’ASP, Sergio Gnudi, ha portato il saluto dell’amministrazione comunale di Ferrara la dott.ssa Chiara Sapigni, Assessore alla Salute e Servizi alla Persona.

A questo puntosi è svolta la presentazione dell’associazione e un’introduzione al problema generale dell’accreditamento da parte di Renato Dapero, Presidente della sez. regionale di ANOSS. Ha ricordato le origini dell’associazione e il suo scopo principale che è quello di promuovere conoscenza e dibattito su
• programmazione e organizzazione dei servizi di assistenza socio-sanitaria
• cultura della centralità della persona e dell’operatore protagonista
• dell’integrazione professionale
e di realizzare, verso tutti i livelli di personale, una formazione coerente

ha fornito poi una lettura della crisi dello “Stato dei servizi” secondo cui lo Stato è oggi in difficoltà per tre motivi
1. Servizi ad elevata personalizzazione in rapporto alla domanda di una società sempre più complessa ed esigente
2. Necessità di rinnovamento di una P.A. più tesa alla correttezza formale che all’efficienza /efficacia
3. Spesa troppo alta in rapporto all’efficacia dell’azione

L’intervento introduttivo si conclude con una diapositiva che illustra gli strumenti di governance e in che modo sono in rapporto tra loro.

La parola è passata a Dino Terenziani che ha tracciato un’interessante panoramica sulla normativa dell’accreditamento fissando l’attenzione su alcuni nodi cruciali.

Uno di questi è individuato nella burocrazia. Dice Terenziani ”La delibera è molto puntuale sui requisiti per l’accreditamento con ciò rivelando che l’apertura a gestioni complete da parte di soggetti privati è vista con sospetto. … anche il controllo di qualità, indispensabile nella concessione del servizio pubblico, non migliora oltre un certo livello di procedure imposte, che invece producono burocrazia per il gestore e complicazioni per il controllore” con ciò, è la conclusione del relatore su questo punto si rende improbabile la sperimentazione di procedure innovative che potrebbero consentire pluralismo nei soggetti e nella produzione del servizio.

Parla anche dei requisiti strutturali e delle grandi difficoltà che determina la norma che impone la realizzazione di investimenti di cui non si vede facilmente la possibilità di essere correttamente finanziati all’interno delle tariffe.

Propone, poi, un interessante passaggio sulla gestione unitaria: prospettiva complessa che in qualche caso impone la riorganizzare complessiva dell’offerta di servizi, con problemi non solo organizzativi, ma anche politici e sindacali, non sufficientemente presi in considerazione. Sottolinea che il percorso per realizzare tale passaggio è stato opportunamente previsto come da svolgersi in un periodo triennale. “Rimane invece scritta sulla sabbia l’indicazione, in sede di richiesta di Accreditamento transitorio (cioè fra 8 giorni), di stabilire da subito l’esito di tale percorso con l’individuazione dei soggetti, che caso per caso, diventeranno i titolari della responsabilità gestionale unitaria”.

Entrando nel tema del contratto di servizio ricorda che esso definisce gli obblighi che il soggetto gestore assume con l’accettazione di modalità e percorsi di verifica in ordine al possesso dei requisiti, nonché di valutazioni periodiche sui servizi erogati e sul loro modello gestionale. Nel contratto di servizio devono essere accettate le tariffe predeterminate e deve essere assunto il debito informativo verso le Amministrazioni competenti

Il relatore commenta che la definizione generalissima dei Contratti di servizio comporta l’elaborazione di un documento molto complesso, di cui esistono qualificate interpretazioni a cura di Raffaele Tomba Responsabile dell’area innovazione sociale dell’Assessorato regionale e di Claudia Golino consulente della Regione E.R. e un documento Dossier 191/2010: “I CONTRATTI DI SERVIZIO TRA ENTI LOCALI E ASP”. (nella sidebar in fianco è possibile scaricare il testo)

Mette, infine, in evidenza i seguenti punti critici:
- la complessità della definizione dei corrispettivi
- la compensazione per l’utilizzo di servizi o forniture ad opera dei soggetti pubblici
- l’equilibrio da ricercare tra l’omogeneità indicata dalle normative regionali e i margini di flessibilità che consentano, caso per caso, di tenere in sintonia offerta e domanda.

Dopo Terenziani è la volta di Felice Maran, Direttore Attività Socio-sanitarie dell’AUSL di Ferrara chiamato a esprimere una posizione sul non facile problema della qualità e sostenibilità.

Primo concetto importante è che il termine “qualità” è comunemente utilizzato con significati diversi. Il concetto di qualità quindi non è semplice né univoco e, specie per i servizi alla persona, si manifesta complesso e polivalente in quanto caratterizzato:

a) da elementi storici, culturali, ambientali e istituzionali che ne determinano anche il livello di aspettativa dei cittadini;

b) dalla diversità dei soggetti interessati:
- utenti attuali e potenziali;
- numerose figure professionali;
- soggetti istituzionali;
- soggetti erogatori pubblici, privati e del privato sociale.

A questo punto riporta le norme ISO in base alle quali la qualità è definita come “l’insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto e/o di un servizio, che gli conferiscono la capacità di soddisfare i bisogni espliciti ed impliciti del cliente/fruitore” sottolinea poi che nei servizi alla persona la maggior complessità dipende anche dal fatto che non realizza un prodotto, ma un servizio e quindi quello che in base alle norme ISO può essere definito prodotto in realtà “si realizza mediante il rapporto diretto fra operatore ed utente nelle azioni ed interazioni che costituiscono la loro relazione” il relatore conclude così: il prodotto di cui parliamo è “Un atto sociale” Afferma il relatore che bisogna saper cogliere le diverse dimensioni della qualità in un’ottica correlazionale, innescando processi virtuosi tesi al miglioramento dei servizi.

Bella la conclusione di questa parte:

Non esiste qualità
Se non è qualità per tutti



Il processo dell’accreditamento prevede inoltre:

• Modalità organizzative improntate alla trasparenza delle gestioni e dei processi;

Definiti livelli di qualificazione e formazione degli operatori oltre che di omogenee applicazioni delle normative contrattuali e retributive. “L’insieme di tutti questi elementi costituisce il valore aggiunto dell’accreditamento socio-sanitario.

Ricorda a questo punto che la Regione Emilia-Romagna nella definizione del processo di accreditamento per servizi socio-sanitari ha definito, insieme ai requisiti generali e specifici (DGR 514\2009) anche un “sistema omogeneo di tariffa”

Costruire un “sistema” regionale condiviso costituisce l’orientamento di tutte le azioni e di tutti gli strumenti attuativi, e quindi anche del sistema di remunerazione. Il sistema deve garantire:

• Il livello di qualità riconosciuto necessario e sostenibile
• L’equità nel sistema di accesso e di contribuzione al costo dei servizi
• La qualità e l’efficienza nel sistema della produzione

Riferendosi a quanti hanno espresso dubbi sulla normativa dell’accreditamento in quanto riconducibile ad un processo di standardizzazione, di per sé ritenuta negativa, ricorda che ormai da un secolo a tutto ciò viene attribuito un significato differente. Cita in proposito le risultanze di un congresso di chirurghi degli USA tenutosi nel 1912 in cui si affermò: “standardizzare la struttura e il modo di lavorare degli ospedali fa si che le istituzioni con ideali più elevati abbiano il giusto riconoscimento davanti alla comunità professionale mentre le istituzioni con standard inferiori siano stimolate a migliorare la qualità del loro lavoro”

venerdì 17 settembre 2010

Attraversare il dolore per trasformarlo

Il libro è destinato agli operatori di assistenza, ai responsabili e ai formatori operanti nel settore sociosanitario. I contenuti ,oltre che per gli operatori di assistenza, sono di grande interesse anche per i familiari e per tutti quelli che svolgono funzioni di Care Giver verso non autosufficienti.


Un'ora con gli autori è prevista a Castelnovo nè Monti (RE) il 30 settembre alle ore 10,30 presso la R.S.A. "I Ronchi".


Si ringrazia la coopselios per la collaborazione.

Per vedere escaricare l'invito clicca sul link:

I proventi della vendita del libro sono devoluti all’associazione Augusta Zago che si occupa di motivazione degli operatori.

martedì 14 settembre 2010

"Attraversare il dolore per trasformarlo" -A Piacenza il 30 settembre

Il libro è destinato agli operatori di assistenza, ai responsabili e ai formatori operanti nel settore sociosanitario. I contenuti sono di grande interesse anche per i familiari e per tutti quelli che svolgono funzioni di Care Giver verso non autosufficienti.
Un'ora con gli autori è prevista a Piacenza al Vittorio Emanuele - sala cinema la sera del 30 settembre alle ore 21.
La presentazione è sostenuta dalla "Consulta dei servizi sociali" del comune di Piacenza.
Si ringrazia l'ASP Città di Piacenza per la disponibilità.

Per vedere  escaricare l'invito clicca sul link:
http://issuu.com/anoss-dapero/docs/invito-piacenza_20100908_070646






I proventi della vendita del libro sono

devoluti all’associazione Augusta Zago che

si occupa di motivazione degli operatori.

"Attraversare il dolore per trasformarlo" - A Parma il 30 settembre

Si tratta di un'opera semplice e presiosa a un tempo perchè offre un notevole contributo alla valorizzazione del ruolo sociale degli operatori e alla loro formazione. Per questo, con gli autori, l'associazione ha previsto diversi momenti di presentazione del libro.
Uno di questi è a Parma , precisamente a Villa Ramiola il 30 settembre alle ore 15.
Ringraziamo la  Copra Dimensione sociale Soc. Coop a r.l. per la gntile collaborazione.

Per maggiori info vedi l'invito, clicca sul link:

"Attraversare il dolore per trasformarlo" - A Ferrara il 23 settembre

Sette momenti, nelle storie raccolte dai curatori per questo volume, che diventano le tappe di un percorso umano e professionale, ma anche, attraverso la scrittura terapeutica, un ‘lasciar andare il proprio dolore.


 
Per maggiori informazioni clicca sul link

mercoledì 8 settembre 2010

Il Punto (di Renato). Il caso FIAT - Cosa ci insegna?

Ci son fatti di cronaca a cui non è improprio attribuire il significato e il valore di un vero e proprio spartiacque tra epoche. È questo il caso delle recenti decisioni del gruppo FIAT, sulle prime apparse come episodiche e circoscritte, poi, a poco a poco, sempre più avviate ad assumere un valore diverso, man mano che se ne intravedeva la portata. Le prime schermaglie tra Azienda, Governo e Sindacato hanno messo in evidenza che l’intento è di carattere generale nell’ambito dell’Azienda, ma non solo, al tempo stesso è fattore di novità in senso ancor più generale in quanto introduce il seme del cambiamento nel mondo della produzione metalmeccanica che per la sua tradizionale caratteristica di “apripista” nel mondo delle relazioni industriali fornirà base ed esempio a molti e, alla fine, a tutti i settori produttivi. 
Per continuare clicca sul link
http://daperoricercasociosanitaria.blogspot.com/2010/09/il-caso-fiat-noi-del-socio-sanitario.html

Dossier 191-2010—I contratti tra Enti Locali e ASP.

Nell’ultimo numero della news letter ANOSS si diceva che ora bisogna rivolgere l’attenzione ai problemi connessi al diritto all’assistenza con riguardo alla qualità del servizio e al tema della sostenibilità economica per mettere a fuoco il difficile rapporto tra un diritto e le risorse disponibili. Si sottolineava il contrasto tra i bisogni - in crescita - e le risorse – proporzionalmente decrescenti - in conseguenza anche della crisi economica che colpisce tutti i settori produttivi. Per continuare clicca sul link
http://daperoricercasociosanitaria.blogspot.com/2010/09/dossier-191-2010-i-contratti-di.html

Forum sulla non autosufficienza. Introduzione e presentazione del workshop a cura di ANOSS sez. regione Emilia Romagna

Prima di tutto riportiamo l'introduzione pubblicata dagli stessi organizzatori che ben descrive le caratteristiche e le difficoltà del momento.


NON AUTOSUFFICIENZA, UN BIVIO DIFFICILE (Dal sito Maggioli)

La sfida va affrontata adesso, perché non c’è più tempo per aspettare. Il 2025 “sembra” lontano, ma probabilmente arriverà prestissimo, e si porterà dietro 2 milioni di anziani in più rispetto ad oggi. Il tasso di “non-autosufficienza” della popolazione aumenterà del 53%, perché i consumi sanitari di un settantenne sono il doppio di quelli di un quarantenne, e quelli di un novantenne sono tre volte tanto. I costi si alzano esponenzialmente, tutti i Governi del mondo devono farvi fronte: l’Inghilterra, ad esempio, ha due terzi dei medici convinti che lo Stato non possa garantire gratuitamente tutte le cure e che alcune categorie di pazienti dovrebbero pagare. L’ex primo ministro Gordon Brown, a suo tempo, aveva caldeggiato l’introduzione di un “National Care Service” per fornire assistenza socio-sanitaria a tutti gli anziani fragili, mentre l’attuale governo Cameron prenderà un’altra direzione, quella degli incentivi fiscali ai privati e del volontariato.


C’è però anche chi, come Francia, Germania, Austria e Olanda, ha già improntato schemi pubblici a sostegno “totale” della non-autosufficienza da molti anni. E l’Italia? Insieme alla Germania, il Belpaese è quello che registrerà nei prossimi decenni l’invecchiamento più rapido e marcato. Gli italiani sono i più ansiosi all’idea di perdere l’autosufficienza, ma contemporaneamente i più scettici nei confronti di qualsiasi riforma: il 52% (sondaggio Eurobarometro) è contrario all’idea di posticipare il pensionamento, mentre l’eventuale introduzione di un sistema assicurativo ad hoc incontrerebbe i favori di una maggioranza risicatissima. Il problema è che la stragrande maggioranza degli italiani è ferma alle soluzioni “familistiche”, imperniate sulle solidarietà filiali e coniugali (e ovviamente sulle badanti, una “moda” ormai generalizzata). Dura, però, che questa soluzione possa reggere ancora per molto contro l’avanzare della demografia: serve quindi uno sforzo comune, anche finanziario, non solo da parte dello Stato ma anche dei vari attori protagonisti, ovvero aziende, fondi integrativi, assicurazioni private, fondazioni, regioni ed enti locali. Altrimenti l’Italia sarà sopraffatta dall’invecchiamento progressivo, e si troverà di fronte a problemi etici e politici, sul piano dei rapporti inter-generazionale, molto difficili da gestire.

Perfettamente in  linea con gli obiettivi del Forum è il nostro Workshop che si terrà nel pomeriggio del 4 novembre.

Di seguito pubblichiamo il relativo programma:

“Diritto all’assistenza e sostenibilità economica; strumenti di valutazione dell’utenza per la qualità e per la razionalizzazione della spesa. Norme, esperienze e sperimentazioni.”

Programma
Maria Mongardi
Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali – Governo clinico, qualità dell’assistenza e valorizzazione delle professioni sanitarie.
Profili di assistenza degli ospiti delle strutture socio assistenziali in Emilia Romagna. La sperimentazione del sistema RUG III

Sabrina Belardinelli
Consulente e Valutatore Accreditamento Strutture Sanitarie e Socio-sanitarie Regione Umbria, Direttore Qualità e Prevenzione POLIS soc. Coop. Sociale
La valutazione multidimensionale nei Sistemi di Gestione per la Qualità e nell’Accreditamento Istituzionale.

Stefano Garbin
Responsabile area anziani – Emmeerre- Soc. coop. (Consulenza e formazione)
Il caso della Regione Veneto tra accreditamento e strumenti di classificazione (SVAMA).

Giovanni Maria Soro
Direttore Attività Sociosanitarie Azienda USL di Piacenza
Accreditamento e strumenti di valutazione e classificazione. Aspetti economici e gestionali.

Roberta Ferretti
Medico Geriatra collaboratrice POLIS Soc. Coop. Sociale Perugia
VAOR RSA/RUG III: definizione di un indice sintetico del fabbisogno assistenziale degli ospiti in residenza (case mix) in Umbria

Giancarlo Iannello
Responsabile servizi sociali ASL di Pavia
L'accreditamento dei servizi sociosanitari in Lombardia e la ripartizione della responsabilità tra P.A. ed enti erogatori dei servizi. Strumenti di valutazione e classificazione (SOSIA)

Dibattito e conclusioni


Chairman
Renato Dapero
Presidente ANOSS Sez. Emilia Romagna

Ore 18,30 Conclusione dei lavori

Per leggera l'abstract del workshop clicca sul seguente link:
http://issuu.com/anoss-dapero/docs/workshop_anoss

Per vedere l'invito pubblicato su YouTube clicca sul link

"Attraversare il dolore per trasformarlo" Un libro scritto dagli operatori

Per l'invito alla presentazione a Ferrara il 23 settembre ore 15 clicca sul link riportato di seguito:

Gli operatori dei servizi socio-sanitari non sono immuni dal dolore nelle loro vite.

Sette momenti, nelle storie raccolte dai curatori per questo volume, che diventano le tappe di un percorso umano e professionale, ma anche, attraverso la scrittura terapeutica, un lasciar andare il proprio dolore.


Ricevere la diagnosi di una malattia terminale; Un lungo accompagnamento alla morte di qualcuno a cui si vuole bene ; Suona il telefono… ; La fine di una storia d’amore; Un lavoro amato e sognato, il burn out dell’operatore socio-sanitario; I macigni del passato tormentano il presente; Fuori dal mio corpo: storia di anoressia. Ogni racconto propone poi alcune pagine di riflessioni ed esercizi, e così il volume si configura anche come un’occasione di riflessione per gli operatori socio-sanitari e socio-educativi all’interno di itinerari formativi sull’etica, sull’accompagnamento alla morte e sullo sviluppo delle proprie potenzialità. Letizia Espanoli e Nicoletta Todesco che hanno curato la stesura del libro hanno raccolto queste storie tra le corsie degli ospedali e delle case di riposo e le hanno rielaborate attraverso un percorso organico di crescita e sviluppo interiore.

ANOSS  si impegna a far conoscere quest'opera semplice e presiosa a un tempo perchè è un'associazione che sta dalla parte degli operatori, ne condivide pensieri e dolori e soprattutto perchè si sforza per offrire un contributo alla valorizzazione del ruolo sociale degli operatori e alla loro formazione. Per questo, con gli autori, l'associazione ha previsto diversi momenti di presentazione del libro.
Cercate  il titolo del libro nella sidebar a destra e scegliete la presentazione nella città più vicina!

Per accedere al sito dell'editore e ordinare il libro clicca sul link:
http://ordini.maggioli.it/clienti/product_info.php?products_id=6901

martedì 7 settembre 2010

FERRARA 23 SETTEMBRE - ANOSS presenta il seminario sul contratto di servizio.

ANOSS continua nel percorso di studio delle norme sull'accreditamento dei servizi sociosanitari in Emilia-Romagna. Ormai ci stiamo avviando alle battute conclusive e a Ferrara il 23 settembre si terrà un seminario sul tema del "Contratto di servizio"

Di seguito il programma


Programma


09,00 Registrazione partecipanti

09,30 Chiara Sapigni
Assessore alla Salute e Servizi alla  Persona - Comune di Ferrara
Introduzione e saluto dell’Amministrazione Comunale

09,45 Dino Terenziani
Consulente
Principi dell’Accreditamento: Aspetti economici e contratto

10,05 Felice Maran
Direttore Attività Socio-sanitarie AUSL di Ferrara
Qualità e sostenibilità

10,25 Sergio Gnudi
Presidente ASP Ferrara
Ente Gestore e Committenza: prospettive per le ASP

10,45 Coffee Break

11,00 Maurizio Pesci
Direttore ASP Ferrara
Organizzazione e contratto di servizio - visione ASP

11,20 Andrea Benini
Vicepresidente Legacoop Ferrara
Il punto di vista della cooperazione sociale

11,40 Michele Fiorini
Direttore Residenza Caterina
ANASTE Ferrara Visione del privato commerciale

12,00 Dibattito

Moderatore - Renato Dapero
Pres. ANOSS – Sez. Emilia Romagna

13,00 Buffet

Tutti a Ferrara, il 23 ... non prendete altri impegni!!

Per scaricare l'invito
clicca sul link : http://issuu.com/anoss-dapero/docs/volantino-ferrara/1?mode=a_p

martedì 17 agosto 2010

Il prossimo convegno a Ferrara - Accreditamento dei servizi sociosanitari: il Contratto di Serviziio

Il convegno studia le norme dell’accreditamento con focus sul “Contratto di servizio”. È destinato a: dirigenti, quadri e figure operative di Committenti ed Enti Gestori.


Per iscriversi bisogna cliccare  a fianco sull'immagine e stampare la scheda