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sabato 4 aprile 2009

Ecco le immagini dei convegnio di Rimini - EuroPA 2009




Di seguito presentiamo alcune immagini significative già ora disponibili dei protagonisti dei convegni.











Seminario sul Codice Etico OSS
Il tavolo dei relatori
























Franco Pesaresi

Presidente ANOSS

Mariena Scassellati

Presidente Bottega del Possibile








Collaborazione del pubblico


Integrazioni proposte al Codice
e questionario









Dapero Renato




Gobbi Carlo



























Franco Pesaresi


Presidente ANOSS























Alessandro Pin


Esperto informatico


























Pubblico






















Mihaela Luchian


Coordinatrice infermieristica

venerdì 3 aprile 2009

CODICE ETICO DELL'OSS - La proposta ANOSS

Gentile lettore,
la proposta dui codice etico dell'OSS che potete leggere di seguito è stata presentata ad una numerosa platea di operatori dei servizi sociosanitari (OSS prevalentemente, ma anche altre professionalità) e al termine molti hanno riconsegnato il testo con le loro valutazioni. Chiediamo a tutti gli interessati di scaricare il testo e completarlo con le osservazioni ritenute importanti in modo da contribuire con il suo punto di vista alla stesura di un documento più evoluto da presentare al pubblico. Dopo aver aggiunto considerazioni, ampliamenti e proposte occorre rispondere alle domande poste alla fine del documento indispensabili a fini statistici e rispedire il tutto al seguente indirizzo di posta elettronica. info.emilia-romagna@anoss.it

Si ringrazia per la preziosa collaborazione.


PROPOSTA DI CODICE ETICO ANOSS

1) L'operatore socio-sanitario è l'operatore che, a seguito dell'attestato di qualifica conseguito al termine di specifica formazione professionale, svolge attività indirizzata a:a) soddisfare i bisogni primari della persona, nell'ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario;b) favorire il benessere e l'autonomia dell'utente.L'Operatore socio-sanitario svolge la sua attività sia nel settore sociale che in quello sanitario, in servizi di tipo socio-assistenziale e socio-sanitario, residenziali o semiresidenziali, in ambiente ospedaliero e al domicilio dell'utente.L'operatore socio-sanitario svolge la sua attività in collaborazione con gli altri operatori professionali preposti all'assistenza sanitaria e a quella sociale, secondo il criterio del lavoro multiprofessionale.Le attività dell'Operatore Socio Sanitario sono rivolte alla persona e al suo ambiente di vita:a) assistenza diretta ed aiuto domestico alberghierob) intervento igienico-sanitario e di carattere socialec) supporto gestionale, organizzativo e formativo.

L’OSS orienta il suo agire ai principi etici contenuti nel presente Codice, scritto tenendo come punti di riferimento le seguenti fonti:
Ø art.2. art.3, art. 32 della Costituzione Italiana;
Ø la Carta Europea dei Diritti del Malato (diritto all’informazione, alla libera scelta, alla riservatezza, al rispetto dei propri tempi, alla sicurezza, al trattamento personalizzato, al reclamo);
Ø i principi bioetici di autonomia, di giustizia, di beneficità e di dignità.

A – NEI CONFRONTI DELLA PERSONA ASSISTITA

A.1) L’OSS rispetta i valori ed i bisogni individuali della persona (diritto al trattamento personalizzato).
a) la razza, la religione, l’origine etnica, la situazione sociale, il sesso, l’età e lo stato di malattia non devono condizionare la qualità del lavoro dell’OSS verso la persona assistita;
b) L’OSS deve considerare le aspirazioni e le abitudini di vita della persona assistita cercando, attraverso programmi individualizzati, di soddisfare non solo i bisogni biologici ma anche quelli psicologici, sociali, culturali e spirituali;
c) L’OSS deve rispettare il diritto al nome, all’immagine, all’onore e alla reputazione della persona assistita.
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A.2) L’OSS ascolta la persona che viene “presa in carico” e ne rispetta il diritto di scelta degli interventi che la riguardano. Pertanto, fornisce tutte le informazioni necessarie ad esercitare tale diritto e non agisce senza il consenso informato dell’interessato, tranne nelle condizioni in cui la persona è rappresentata da un tutore o sostenuta da un amministratore di sostegno(da Bottega del possibile; diritto di informazione, consenso, libera scelta).
a) Il consenso dela persona assistita, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, espresso con l’autorizzazione verbale o la collaborazione dichiarata, è la condizione essenziale per dare assistenza.
b) Il consenso ben compreso è la condizione con la quale la persona partecipa attivamente al processo assistenziale ed è quindi vietato ottenerlo con la forza, la coercizione o la manipolazione.
c) In caso di diminuita capacità di scelta della persona asistita, l’OSS deve fondare l’intervento assistenziale sull’osservazione oggettiva, su una comunicazione efficace, sulla considerazione della storia di vita e sull’articolazione di una proposta chiara e comprensibile.
d) L’OSS deve rispondere alle domande di informazione e chiarimento della persona assistita e della sua famiglia, con sensibilità, utilizzando un linguaggio semplice e chiaro, o indirizzando a chi ha la competenza per poterle fornire.
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A.3) l’OSS rispetta i tempi della persona assistita (proposta; diritto al rispetto dei propri tempi).
a) ………..
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A.4) L’OSS conserva il segreto su tutte le notizie di cui è venuto a conoscenza nell’esercizio del suo lavoro e garantisce la privacy della persona assistita (diritto alla riservatezza).
a) L’OSS deve Ciascuno ha il diritto di stabilire quello che vuol far conoscere della sua vita privata e quindi spetta alla persona assitita di scegliere il confidente della sua condizione fisica e ciò che ritiene di rilevare.
b) È doveroso utilizzare i mezzi adeguati per tutelare il segreto professionale e la privacy della persona assistita e vigilare sulla loro applicazione.
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A.5) L’OSS ha il dovere di curare la propria formazione professionale. (diritto alla qualità delle cure).
a) L’OSS deve continuamente migliorare la sua formazione e le sue capacità operative, non solamente confidando sugli interventi formativi programmati dal datore di lavoro, ma anche utilizzando altri canali di informazione e formazione quali internet, libri, riviste di settore e partecipando a conferenze e convegni in cui sono dibattuti temi di interesse professionale.
b) L’OSS è tenuto a comunicare al suo responsabile di servizio particolari esigenze formative al fine di contribuire alla realizzazione di un piano della formazione il più coerente possibile con le reali necessità.
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A.6) L’OSS ha i dovere di tutelare la sicurezza della persona assistita attraverso il rispetto delle corrette prassi lavorative (proposta; diritto alla sicurezza).
a) ………
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A.7) L’OSS si astiene da comportamenti che possano inibire la volontà di esporre un reclamo da parte della persona assistita, ma, anzi, si impegna a rimuovere eventuali ostacoli che possano impedire il godimento di tale diritto (proposta; diritto al reclamo)
a) ………………
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B – NEI CONFRONTI DELL’EQUIPE ASSISTENZIALE

B.1) L’assistenza prodigata alla persona è il risultato di uno sforzo comune che fa appello alla competenza di tutti gli operatori assistenziali e quindi l’OSS riconosce il punto di vista e la competenza dei componenti dell’equipe.
a) L’OSS collabora, per quanto di sua competenza, con il responsabile dell’assistenza alla stima, alla pianificazione, all’attuazione ed alla valutazione dei programmi di cure globali.
b) L’OSS è consapevole di far parte di un’équipe interdisciplinare in cui il processo decisionale si svolge utilizzando informazioni condivise fra i vari membri, che possiedono competenze diverse e che hanno pari dignità.
c) L’OSS conosce e rispetta il ruolo delle altre figure professionali con cui collabora.
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B.2) L’OSS ha il dovere di prendere iniziative per garantire che la persona assistita riceva un’assistenza di qualità conforme ai principi etici individuati in questo codice.
a) Se rileva o sospetta o una condotta contraria all’etica comportamentale, l’OSS è tenuto ad informare il responsabile dell’assistenza, al fine di tutelate il benessere della persona assistita e prevenire i rischi cui possono andare incontro i futuri assistiti.
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C – VERSO LE ISTITUZIONI PER CUI LAVORA

C.1) L’OSS ha il dovere di collaborare con le Istituzioni per cui lavora al fine del miglioramento del servizio reso ai cittadini.
a) L’OSS contribuisce ad individuare le criticità del servizio e si impegna a proporre soluzioni per il loro superamento.
b) L’OSS adotta modalità relazionali e di comunicazione con i colleghi affinché si instauri un buon clima di lavoro, presupposto per l’erogazione di un servizio di qualità.
c) L’OSS conosce e rispetta le nome cogenti sulla sicurezza sul lavoro, intesa non solo come diritto del lavoratore ma anche come interesse dell’Istituzione e della società in generale.
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D – RUOLO SOCIALE DELL’OSS

D.1) L’OSS ha il dovere di comunicare positivamente i valori del servizio con il quale collabora.
a) L’OSS contribuisce alla crescita della categoria, favorendo la rappresentatività di coloro che si impegnano per la qualità delle cure da assicurare agli assistiti.
b) L’OSS si impegna per il riconoscimento del valore sociale della propria professione, contribuisce a rafforzare il senso di fiducia da parte dei cittadini verso i servizi con i quali collabora, diffondendone un’immagine nuova e svincolata dai vecchi pregiudizi.
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QUESTIONARIO

Preghiamo l'interessato di compilare il breve questionario utile a fini statistici e per poter valutare gli elementi fondamentali di tendenza

Quale professione svolge?

O - Coordinatore di struttura
O - Medico
O - Infermiere
O - O.S.S.
O - Fisioterapista
O - R.A.A.
O - Altro (specificare)

Ritiene utile l’adozione a livello nazionale di un codice etico dell’Operatore Socio Sanitario?

O - SI
O - NO

È d’accordo con l’impostazione di massima del presente documento?
O - SI
O - NO

Considerazioni di carattere generale:
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