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martedì 6 dicembre 2011

ANOSS - Sez. Emilia Romagna - Rinnovo del Direttivo


Yoga della risata

Tutto è una lezione di vita, tutti quelli che incontri, tutto ciò che vivi, quando ti svegli al mattino ed apri gli occhi tutto è una lezione di vita. Fa che ogni esperienza diventi la tua lezione di vita. A volte, è facile farsi trasportare dal dolore. Se non si ottiene un lavoro che si voleva o se un rapporto non funziona, significa solo che c’è qualcosa di migliore là fuori che ti aspetta”
Stephen Littleword


Letizia e lo yoga della risata
Con questa citazione Letizia Espanoli  chiude il suo pezzo sullo Yoga della risata recentemente pubblicato sul magazin on line "Per lunga vita" (Per leggere l'intero articolo clik qui).





Il tavolo dei relatori al workshop "Yoga della risata"
Qui vogliamo solo ricordarvi che nel workshop di Bologna del 9 novembre scorso ANOSS ha preso parte con un intervento del dott. Pisaroni che mettiamo a disposizione degli interessati.
  (Per l'intervento di Piasaroni CliK Qui)




Letizia Espanoli nel suo articolo ricorda che fu condotto un test sull’efficacia personale la settimana prima delle sessioni di Laughter Yoga; lo stesso test fu ripetuto la settimana dopo e a distanza di 60-90 giorni. Lo Yoga della Risata venne somministrato per 15 minuti al giorno, per 14 giorni
I risultati mostrano miglioramenti significativi nel gruppo sottoposto a terapia della risata, in ogni area, con cambiamenti positivi del 100% in un gran numero di aree.
Oltre al fatto che i partecipanti alle sessioni “imparano ad indossare dei sorrisi sui loro volti” creando armonia del campo elettromagnetico, vi sono molti altri motivi per cui è auspicabile applicare la terapia della risata nei posti di lavoro
Aumenta i livelli d’ossigeno nel sangue ed il rilascio di endorfine causando un senso di benessere e ad una sensazione di freschezza che dura tutto il giorno
Riduce le inibizioni, aumenta l'autostima e sviluppa la leadership nei partecipanti, migliorando notevolmente le relazioni interpersonali
Il pubblico del workshop
Aiuta a rimuovere le tensioni causate dallo stress e da uno stile di vita sedentario, tramite la respirazione profonda e lo stretching del collo e delle spalle
Aumenta la resistenza corporea alle malattie e virus, in quanto stimola il sistema immunitario
Aiuta a controllare l'ipertensione e le malattie cardiache, l'irritabilità, l'insonnia, l'ansia, la depressione, i disordini allergici, l'asma, le bronchiti, il mal di testa, i dolori dovuti all’artrite, alla spondilite cervicale e al mal di schiena
Produce uno stato di rilassamento immediato essendo la risata una delle forme di meditazione più facili da praticare
Fa comprendere alla gente che la felicità e la risata sono stati mentali che non devono essere condizionati degli alti e bassi della vita. Se ci si comporta come una persona felice appena ci si sveglia, la chimica di questo stato mentale diventa reale
Sviluppa la consapevolezza della forza del gruppo

I Racconti di Gianluigi presto in libreria!




……doversi curare delle persone che stanno attraversando l’ultimo miglio della loro esistenza, e quindi, accompagnarle in questo cammino, non e’ cosa semplice.
Ci vuole uno spirito di positività  in una realtà che di positivo ha ben poco……..
[GianLuigi Rossetti]

Riportiamo la prefazione a cura di Nicola Pisaroni 
Vicepresidente di ANOSS Sez. Emilia Romagna


A coloro che si fanno portatori di assistenza..
Senza amore non potremmo sopravvivere. Gli esseri umani sono creature sociali e prendersi cura gli uni degli altri a vicenda è la base stessa della nostra vita.
Tenzin Gyatzo

Trascorrere buona parte della mia giornata tra i corridoi dei nuclei di degenza di una casa residenza per anziani non autosufficienti, soffermarmi per diverse ore al centro diurno, osservare il lavoro degli operatori socio sanitari in Istituto e degli assistenti domiciliari sul territorio ha dato corpo ad una domanda, dettata dai miei studi, dal mio vissuto in ambito infermieristico circa il ruolo dell’assistenza, della passione e del piacere del prendersi cura nelle professioni sociosanitarie e nella società in genere.
Per il lavoro di cura non sono disponibili regole di azione e codici di comportamento standardizzati: il lavoro di cura è in larga parte lavoro di relazione. Quando la relazione di cura è vissuta in modo allargato e diventa attenzione partecipe al vissuto, allora l’agire professionale diventa opera di civiltà perché si esce dai confini della relazione prevista e si costruiscono contesti allargati di presa di cura.
La fatica del lavoro diventa sopportabile quando il pensare l’esperienza ha la forma di una pratica condivisa con altri, perché lo sguardo dell’altro mi aiuta a trovare un’interpretazione intelligente dell’accadere quotidiano[1].
Dai racconti di GianLuigi e dalle poesie di Patrizia si percepisce proprio il loro sguardo verso questo accadere quotidiano pocanzi citato; il loro piacere nell’assistere il prossimo derivante dal vivere esperienze nel momento in cui lo mettono in atto.
Il piacere della cura deriva dall’utilizzo dei sensi per riuscire a cogliere sensazioni sempre più sottili. A man mano che prendiamo maggiore coscienza dei nostri sensi, le sensazioni diventano letteralmente straordinarie. I normali eventi quotidiani possono fornire un piacere intenso se si vive l’esperienza più pienamente attraverso tutti i nostri sensi[2]. Essi ci forniscono l’esperienza di ciò che accade nel nostro corpo, le nostre emozioni ed i nostri pensieri mentre succede qualcosa, anche nel corpo di un’altra persona. Ecco quale è la passione di assistere e ciò che ritengo abbia spinto GianLuigi e Patrizia a scrivere: il loro piacere di farlo.
Un pensiero ed un ringraziamento, quindi, va a tutte quelle splendide ed indispensabili persone, spesso operanti nell’ombra, che come GianLuigi e Patrizia quotidianamente applicano il proprio agire professionale con piacere e passione a favore della società.
Nicola Pisaroni

Questa la prefazione del libro che attualmente è in fase di stampa. Potremo leggerlo a breve subito ne presentiamo un saggio pubblicando il racconto che in un certo senso è quello dal significato più pregnante e che caratterizza tutto lo spirito del volume.

Vai al racconto clicca Vita da OSS 

[1] Masera G. Prendersi cura dell’altro. Il Pensiero Scientifico Editore. 2006
[2] Whitmore J. Coaching. Alessio Roberti Editore. 2009

A teatro!


La recita di Irene e Letizia


Abbiamo pensato, dopo la performance del PAI, di offrire un momento spettacolare. L’idea era quella di presentare due distinte situazioni quella impersonata dalla  “maschera tragica” cioè del disagio e del senso di impotenza di fronte alla gravità del rapporto con la persona che richiede assistenza e quella che offre la via d’uscita nel rispetto del “sogno” che ogni operatore ha avuto nell’avvicinarsi a questo lavoro. 


L’idea della drammatizzazione a scopo formativo, in nuce nella presentazione del PAI, si è sviluppata e ha trovato la sua consacrazione nella performance finale di Irene Bruno e Letizia Espanoli che rivelando una insospettabile perizia scenica, hanno catturato non semplicemente l’attenzione ma anche la più profonda anima emotiva della gente interpretando i due personaggi che ci eravamo proposti di rappresentare.

La prima (Irene) ha portato sull’improvvisato palcoscenico tre figure drammatiche riferite al rapporto operatore - utente demente, operatore - utente incontinente e, da ultima, quella del parente che deve elaborare il senso di colpa per l’istituzionalizzazione della madre.
Per vedere il video clik qui
La seconda (Letizia) ha invece sollevato gli animi, ha aperto l'intervento dichiarando che il suo sogno è che si possa fare questo lavoro soffrendo di meno. Ha ricordato che i sogni hanno bisogno di coraggio e passione. Ha fatto l’elogio del desiderare riferendosi all'etimologia della parola. De-siderare: togliere dalle stelle, togliere dal potere immutabile segnato dalle stelle e porre davanti a noi ciò che con la nostra opera vogliamo realizzare. Per vedere il video clik qui 
E questa è la frase con cui si è chiuso il suo monologo: “… c’è una sola parola che conta: Vita! E ogni sera ci dobbiamo domandare quanto vita siamo riusciti a portare nella nostra vita e nella vita delle persone di cui ci siamo presi cura. Abbiamo un solo obbligo: essere persone felici!!”

"La Squadra"

Un momento di lavoro de "La Squadra"

Al “forum sulla non autosufficienza” tenutosi a Bologna il  e 10 novembre scorsi, ha partecipato anche la nostra associazione dando il proprio contributo e sostegno a diversi interventi e proponendo, in particolare, due eventi del tutto innovativi per il nostro settore. Dopo il successo del talk show realizzato al mattino del 10 ANOSS, al pomeriggio, ha presentato “La Squadra”, un intervento formativo e pratico gestito con modalità del tutto diverse dal consueto.
Si è trattato della presentazione di un compito svolto da una squadra vera. Anche se, in realtà, per ragioni pratiche mancavano alcune professionalità, di fatto i presenti erano tutti operatori di uno stesso ente, abituati a lavorare insieme da diverso tempo. Insieme hanno presentato un caso pratico di PAI, per l’esattezza, anch’esso vero; cioè una persona realmente esistente a cui semplicemente si è dato un nome convenzionale. L’idea che si è cercato di realizzare è sostanzialmente questa: parlare di PAI non è una cosa nuova ma non è inutile, parlarne in modo non cattedratico è forse la via per crescere insieme. Non è stato forse una grande novità nei contenuti, è vero, ma si è trattato di una forte provocazione e ha raggiunto l’obiettivo quanto a penetrazione e coinvolgimento, quindi sotto il profilo formativo è stato un intervento valido e importante.
Il workshop del resto non si poneva tanto l’obiettivo di insegnare ma semmai quello di illustrare le difficoltà nella gestione di un gruppo di lavoro attraverso un esempio di vita concreta. Questo è l’elemento determinante della penetrazione nell’interesse del pubblico, il fatto che l’evento si è svolto per così dire “alla pari” imponendosi come parte costitutiva del vissuto professionale dei presenti. E questo è ciò che ha assicurato il coinvolgimento. Una drammatizzazione semplificata di una prassi consueta e diffusa entra senza mediazione nella mente dei presenti, si impone per la sua semplicità e stana il pensiero nascosto e restio cosicché ognuno si senta chiamato a formulare un paragone tra ciò che vede e sente e ciò che abitualmente fa o pensa.
Al termine, visti i risultati di numero e i feedback ricevuti si possono giudicare positivamente due aspetti. Prima di tutto, appunto, la capacità di catturare l’attenzione per la naturalezza con cui un argomento di lavoro è stato reso alla portata di tutti con una sorta di rappresentazione che vedeva ogni operatore presente non uno spettatore ma un soggetto coinvolto nella scena. Sostanzialmente la platea è stata attratta dal fatto che “in cattedra” c’erano loro, quelli di una squadra che poteva anche essere la loro e quindi, appunto, c’erano loro.
Ciò che manca spesso è il coinvolgimento cioè la sensazione che vede sia i relatori sia il pubblico membri di uno stesso processo. È troppo facile infatti, mentre un relatore o un docente parla, distrarsi e sentirsi trasportati verso altri lidi, verso il problema specifico che più ci assilla o verso un fatto personale. Con questo workshop abbiamo cercato di soddisfare l’esigenza di nuove forme comunicative più efficaci.
Come associazione abbiamo lavorato e continueremo a farlo in questa direzione perché siamo certi, ormai, che nel modo attuale è necessario mettere a punto nuove strategie per “far passare” informazioni e concetti. L’idea di una drammatizzazione sia pur semplificata e improvvisata sembra cogliere nel segno.
C’è un altro punto di forza di questa presentazione sperimentale che mette in luce un ulteriore elemento della sua efficacia formativa. “la Squadra” non è semplicemente stato un evento interessante sul piano emotivo, ma è stato anche un potenziale invito ad attività future di confronto reale. Lo si è anche dichiarato, alla fine, ma al di là delle parole è intrinsecamente e per la sua stessa caratteristica uno strumento utile per introdurre una forma di benchmarking.
 Sembra abbastanza auspicabile implementare processi di benchmarking per una consapevole revisione dei valori-obiettivo di prestazione da raggiungere e all’individuazione delle best practice da studiare e imitare. Sostanzialmente per studiare i processi altrui ed eventualmente importarli in casa propria è indispensabile un luogo dove questi processi di lavoro vengono descritti e rappresentati.
Non sempre l'imitazione sarà fattibile completamente sia per le diversità strutturali di base sia per il fatto che ogni cambiamento si scontra con le inerzie, i vincoli e la cultura della propria realtà aziendale, ma, intanto è importante conoscere e confrontare!
Dunque il workshop “La squadra” ha una sua funzione strategica e formativa rispetto a questa pratica di sviluppo aziendale attraverso il confronto normalmente definita pratica di benchmarking, perché ha aperto una via semplice e naturale. Presentandosi senza formalità ha eliminato qualunque distanza col pubblico e ha creato dibattito, cosa molto apprezzata e non sempre ottenuta specie nella tradizionale piattaforma comunicativa dei convegni.
Siamo certi che quanto meno ci sia stata attenzione e curiosità e, per dirla in breve, tutti quelli che hanno pensato:  “ma noi lo sappiamo già e, anzi, lavoriamo meglio!” bene, tutti questi sono dei potenziali interpreti di analoghe performance che a loro volta stimoleranno osservazioni contrastanti e/o di consenso da parte di altri potenziali interpreti e così via.

Alla fine si è parlato, un po’ scherzosamente per la verità, di fare un torneo nazionale del PAI. D’accordo, è un’idea un po’ strana e difficile da realizzare, ma se lo facessimo davvero? Quale migliore occasione per diffondere cultura utilizzando le differenze! A ben pensare bisognerebbe proprio farlo!

martedì 15 novembre 2011

CORSO PRIMO LIVELLO REIKI KOMYO – Castelvetro

 A Castelvetro  Piacentino
il 26 novembre  2011 
 dalle ore 9.00 alle ore 13 
e dalle ore 14.00 alle ore 18


Presso l'Istituto BIAZZI
Letizia Espanoli 
Presenta


Reiki è una semplice tecnica di rilassamento e riequilibrio energetico che sfrutta il tocco delle mani. Attraverso le mani fluisce l’energia che va a dare giovamento all’ intero sistema composto da mente e corpo.
Il nostro sistema mente-corpo risente degli sforzi che eseguiamo col fisico ma anche di quelli mentali; preoccupazioni, stress, emozioni e pensieri negativi, scarsa autostima, poca fiducia in se stessi e così via vanno a bloccare il flusso energetico che a lungo andare può condurre anche alla manifestazione di sintomi di diverso tipo. Reiki con il tocco delle mani rigenera e riequilibra il flusso energetico esclusivamente per il massimo bene della persona.
Reiki dà benefici a livello fisico (ad esempio può alleviare il dolore) e mentale (incrementa la consapevolezza, dona serenità e così via).


I posti sono limitati. Il corso costa Euro 150 più Iva e si svolge dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. La quota da diritto a un cd contenente tracce con rilassamento e esercizi reiki, dispensa, bibliografia ragionata sul reiki e sui contenuti del primo livello. 
Successivamente si riceveranno periodicamente newsletter, aggiornamenti, informazioni sui corsi e percorsi per la propria crescita nel mondo del reiki, aggiornamento su incontri di scambio reiki... Per iscrizioni inviare sms  allo 380/6356355 indicando il nome del partecipante e il corso. 
Effettuare  bonifico effettuato sul c/c Iban IT 26 H 08356 12503 000000032829 intestato a Scuola italiana Reiki per Operatori Socio Sanitari. Tocco di Vita è presente su Facebook con una sua pagina.  Il pranzo e gli snack sono inclusi nella quota
Docente: Letizia Espanoli – assistente sociale. 


Casa dell'OSS -Secondo incontro

Abbiamo già fatto un incontro con successo il 10 ottobre e ora si prosegue in questa ipotesi interessante che valorizza e propone a Piacenza un'esperienza di "Bottega".
La formazione è un elemento determinante per sostenere gli operatori e anche uno strumento efficace per realizzare progetti innovativi. Gli OSS sono portatori di competenze elevate ma oggi richiedono risposte e strumenti adeguati. Il progetto di realizzare  "Una Casa per l'OSS" come luogo di  incontro, scambio, ascolto e crescita professionale e culturale. Cerca di dare una risposta  e nella giornata di avvio verrà  riproposto allo studio il "Codice Etico dell'OSS"
Invitiamo tutti gli Operatori di Assistenza e le  RAA  a prendere parte  per la costituzione di un primo nucleo di persone interessate a creare un momento di incontro e di scambio per una miglior visione del nostro lavoro


La partecipazione è aperta a tutti,
 anche ai non soci.
Lunedì 21 novembre, ore 14,30
a Piacenza
in via Musso, 5 - c/o Casa delle Associazioni
Vi aspettiamo numerosi:

La Casa per l'OSS sarà un luogo dove

incontrarsi, discutere, aiutarsi.

per informazioni dettagliate non esitate a chiamare : 338.4275131

mercoledì 12 ottobre 2011

Una scala di valutazione sul rischio di cattivo sonno. Presentazione della ricerca

Da Infermieri ed Operatori Socio Sanitari dell’Istituto “Emilio Biazzi” di Castelvetro Piacentino nasce la Scala Biazzi 

Dopo un anno di studio e ricerca viene realizzato un nuovo strumento di valutazione relativo il rischio di cattivo sonno nella terza età

Lunedì 26 Settembre presso il Centro di naturopatia Lumen di S.Pietro in Cerro è stata presentata dagli operatori dell’Istituto “Emilio Biazzi” di Castelvetro Piacentino la “Scala Biazzi”, un nuovo strumento di valutazione del cattivo sonno nella terza età.
Dopo aver creato un grafico del sonno, di immediata e facile consultazione per tutti, che non disperdesse informazioni, che desse sempre una risposta, a volte e purtroppo "sconosciuta" alla domanda del Medico o dell'Infermiere :" ha riposato il Signor...?" ; in Istituto 12 mesi fa si creò un gruppo di studio, con l'obiettivo di realizzare una scala di valutazione che indicasse un reale grado di rischio di cattivo sonno nella persona anziana al fine di garantire una migliore qualità di vita all'ospite attraverso l'eliminazione dei principali fattori di rischio e di comportamenti richiamanti una cattiva igiene del sonno, ed anche, perché no, una diminuzione del carico di lavoro assistenziale notturno.
La sperimentazione ha coinvolto oltre che l’Istituto Biazzi, un'atra i.pa.b., una Fondazione, una RSA ed una ASP testando così la Scala su un campione di 286 persone anziane.
Dopo un anno di lavoro, a supporto della teoria ricordata dal Coordinatore Responsabile Dott. Nicola Pisaroni: “un gruppo è un insieme di persone dinamiche, con obiettivi comuni, capace di produrre risultati ed in grado di apportare cambiamenti migliorativi all'organizzazione di un Azienda..”, attraverso un convegno, che si è protratto per l’intera giornata di lunedì e che ha coinvolto 70 professionisti del sociosanitario di Piacenza e fuori provincia, lo strumento sovra descritto è stato presentato dalle realizzatrici stesse: Dott.ssa Donatella Garbi; Cattani Mariangela; Nicoletta Fermi; Maria Negri ed Anna Petesi.


venerdì 16 settembre 2011

Piacenza - 10 ottobre: Una casa per l'OSS




L'Associazione ANOSS ha sviluppato il contatto con "La Bottega del Possibile" con cui è stato verificata l'esistenza di notevoli punti di contatto, soprattutto ci accomuna la visione del welfare.


Un'ipotesi interessante che abbiamo verificato è la creazione della Casa dell'OSS  portando a Piacenza un'esperienza di "Bottega".
Da sempre entrambe le associazioni ritengono la formazione un elemento strategico per sostenere gli operatori e anche uno strumento efficace per realizzare progetti innovativi. Gli OSS sono portatori di competenze elevate ma oggi richiedono risposte e strumenti adeguati. Il progetto di realizzare  "Una Casa per l'OSS" come luogo di  incontro, scambio, ascolto e crescita professionale e culturale. Cerca di dare una risposta  e nella giornata di avvio verrà  riproposto allo studio il "Codice Etico dell'OSS"
Invitiamo tutti gli Operatori di Assistenza e le  RAA  a prendere parte  per la costituzione di un primo nucleo di persone interessate a creare un momento di incontro e di scambio per una miglior visione del nostro lavoro


La partecipazione è aperta a tutti,
 anche ai non soci.
Lunedì 10 ottobre, a Piacenza
in via Musso, 5 - c/o Casa delle Associazioni
Vi aspettiamo numerose:
La Casa per l'OSS sarà un luogo dove
incontrarsi, discutere, aiutarsi.
per informazioni dettagliate non esitate a chiamare : 338.4275131

Il 22 settembre tutti a Cremona!

Il 22 settembre a Cremona ANOSS fa il suo primo intervento in Lombardia.  Vedi il programma qui a fianco
C'è un po' di emozione nell'aria come sempre  quando si affronta una novità. Cremona e Piacenza sono due realtà vicinissime da un punto di vista geografico ma appartengono a due regioni diverse e non due regioni qualsiasi: Lombardia ed Emilia! Entrambe a loro modo sono all'avanguardia e noi saremo ben attenti a quello che diranno i nostri amici che già ringraziamo per l'impegno. 


Un ponte divide le due provincie e un ponte noi vogliamo attraversare per una miglior comprensione e se possibile un attenta azione di conoscenza reciproca al fine di ricercare reciprocamente motivi di miglioramento. 
Grazie anche alla Tena che come sempre si è mostrata sensibile a sostenere occasioni di cultura e di sviluppo della cultura .


La partecipazione è gratuita ma è indispensabile la prenotazione per ragioni organizzative
Cliccare sulle immagini per ingrandirle e scaricarle o stamparle

martedì 30 agosto 2011

lunedì 15 agosto 2011

Welfare sostenibile - Convegno a Cremona

ANOSS sez. Emilia Romagna promuove la realizzazione di un convegno seminariale di studio e dibattito con gli amici di Cremona.
In un tempo in cui le "stangate" di agosto ci mettono di fronte a una realtà sempre più difficile appare estremamente utile un incontro tra esperti e responsabili di due regioni che hanno al loro attivo un'esperienza positiva di successi nel settore socio-assistenziale tanto da essere prese come esempio anche da altre realtà.
Presto maggiori dettagli

Costituire anche a Piacenza il "Forum del Terzo Settore"

La Provincia continua nel percorso di sostegno della realizzazione anche a Piacenza del Forum del Terzo Settore. Se tratta di un’opzione che le associazioni di volontariato e di promozione sociale, nonché la cooperazione sociale dovrà essere decisa volontariamente e autonomamente dai suddetti soggetti interessati; tuttavia in un momento di così evidente difficoltà ad assumere nuove decisioni è molto importante che ci sia un sostegno concreto da parte di un’istituzione pubblica.
Se non altro la Provincia ha creato interesse e discussione intorno all’argomento con tre occasioni di incontro i cui sono state date informazioni da protagonisti dell’associazionismo e in particolare del “Forum” di cui, si può dire, ben pochi a Piacenza sapevano qualcosa.
Nella terza riunione tenutasi nella sala consiliare della Provincia ha parlato il portavoce del Forum regionale, Giovanni Melli, che ha illustrato la propria esperienza e risposto a domande.
Ha aperto la riunione l’assessore Gallini il quale ha dichiarato che la Provincia è disponibile a sostenere l’itinerario che sarà deciso, nella convinzione che l’associazionismo e tutti gli organismi che vanno sotto il nome di terzo settore rappresentino una risorsa importante, tanto più in un periodo di crisi come l’attuale, per dare una risposta vera ed efficiente a bisogni sociali.
Il portavoce regionale Melli ha ricordato che il Forum è nato a ridosso, e sulla spinta, di una legislazione volta ad appoggiare e a far crescere forze ed associazioni del Terzo Settore e oggi sono moltissime le associazioni che ne fanno parte.
Gli scopi comuni e condivisi costituiscono il legame tra le varie realtà territoriali: centralità della persona, solidarietà, dignità e diritti dei cittadini, promozione di reti solidali e aperte, sussidiarietà. I Forum sorgono dalla volontà di autorganizzazione e devono mantenere la loro autonomia rispetto alle tre componenti. E’ la sede per costruire idee condivise e portarle, come proposte, alle istituzioni perché le adottino o modifichino scelte già intraprese.
LA DIFFIDENZA può costituire un grande freno alla costituzione del forum provinciale. C’è un diffuso timore di perdere, aderendovi, la propria identità. Bisogna battere questo pregiudizio perché nessun organismo perderà la sua rappresentatività verso le associazioni. Il forum gioca un ruolo terzo che può solo rafforzare e n on ridurre la rappresentatività di ciascuno.
È importante partire. Siccome non v’è problema ad associarsi successivamente basta trovare alcune disponibilità e avviare il processo costitutivo.
Questo era il punto di arrivo dell’ultima riunione in Provincia, ora l’assessore Gallini ha dato un ulteriore impulso diffondendo a tutti i potenziali interessati alcuni materiali utili a concludere una riflessione e a dare definitivamente avvio al processo di costituzione del forum del terzo settore provinciale anche a Piacenza, che, per la cronaca, è in Emilia Romagna l’unica provincia in cui ancora non esiste.
Pubblichiamo di seguito i link ai documenti trasmessi con invito a tutti e prima di tutto ai soci ANOSS di prenderne visione e di farsi un’opinione.
Sarebbe bello che nel prossimo autunno alla ripresa delle attività, invece di limitarci ad una sorta di inutile lamento dopo le “stangate” di agosto che lasceranno segni importanti sul già semi-devastato welfare l’associazionismo piacentino e la cooperazione sociale prendessero autonomamente la decisione di convocarsi almeno per fare un approfondimento e una valutazione in modo autonomo e auto organizzato. Sarebbe l’evidenza che abbiamo delle possibilità!
Di seguito i link. Clicca e leggi:

sabato 13 agosto 2011

ANOSS al Forum sulla non autosufficienza. Programmi

ANOSS partecipa al forum sulla non autosufficienza con due presentazioni organizzate direttamente si terranno il 10 novembre.
Al mattino l'evento innovativo: per la prima volta nel settore   della assistenza si terrà un Talk Show con la partecipazione di numerose personalità  e tecnici selezionati tra gli amministratori  e i tecnici del settore pubblico, del privato commerciale e della cooperazione. saranno presenti anche rappresentanti delle associazioni più rappresentative del settore.
L'argomento è un approfondimento sul tema di qualità e costi dei servizi e la chiave comunicativa è quella del Talk Show ovvero domande e risposte con rapida successione per creare confronto in modo più immediato e dibattito coinvolgente.
Cliccando sul link si può vedere una prima bozza del programma del Talk Show soggetto a probabili integrazioni.

Al pomeriggio invece, sempre nel solco dell'innovatività, presenteremo "La Squadra" un work shop che presenta un team concreto e reale, cioè un gruppo di lavoro realmente esistente che presenterà un'interpretazione del lavoro di squadra in una RSA
Al termine ci sarà una breve interpretazione della "vita dell'oss" e dei lavoratori di assistenza in genere con lettura di testi e anche una breve rappresentazione.
Clicca e leggi il programma  già del tutto definito.

ANOSS inoltre collabora con altre associazioni. I due eventi citati sono stati pensati con ANASTE (il primo)
e con  la fondazione Perusini Alzheimer (La Squadra).
Alla Perusini Alzheimer  inoltre offre collaborazione in un evento sullo Yoga della risata


venerdì 29 luglio 2011

Una Casa per l'OSS - Ipotesi da lanciare

L'associazione ANOSS ha sviluppato il contatto con "La Bottega del Possibile" con cui è stato verificata l'esistenza di notevoli punti di contatto. Certo la Ragione Sociale specifica di "Bottega" è diversa, ma una visione del welfare ci accomuna e la voglia di proteggere i livelli raggiunti ci spinge a nuove strategie.
Un'ipotesi interessante che abbiamo verificato è la creazione della Casa dell'OSS  portando a Piacenza un'esperienza di "Bottega". da sempre entrambe le associazioni ritengono la formazione un elemento strategico per sostenere gli operatori e anche unop strumento efficace per realizzare progetti innovativi.
Gli OSS sono portatori di competenze elevate ma spesso richiedono risposte e strumenti adeguati.
così prossimamente presenteremo a Piacenza il progetto di realizzare  "Una Casa per l'OSS" come luogo di  incontro, scambio, ascolto e crescita professionale e culturale.
Per coinvolgere gli OSS fin dall'inizio abbiamo previsto un convegno per il giorno 6 ottobre a Piacenza presso la Casa delle Associazioni per presentare il progetto e riproporre all'attenzione il "Codice Etico dell'OSS"
si apre dunque questo nuovo impegno nella linbea della strategia innovativa di formazione.

Il Forum sulla Non Autosufficienza - III edizione

CliK e accedi al sito del Forum


Il 9 e 10 novembre Maggioli editore organizza il "Forum sulla Non Autosufficienza" ormai giunto alla sua terza edizione. Nelle precedenti edizioni c'è stato un trend di partecipanti in crescita e la qualità complessiva dell'evento è migliorata a tal punto da ottenere nel 2010 un pienone senza precedenti.
ANOSS ha sempre dato un notevole apporto all'evento prima di tutto con la costante presenza del Presidente Nazionale Pesaresi nelle riunioni plenarie e poi con il graduale affermarsi della nostra sezione Emiliano-Romagnola che ha avuto un ruolo importante nella gestione di Workshop a cui è sempre stato tributato un ottimo successo dal pubblico grazie, si può dedurre, alla qualità della proposta formativa.
Quest'anno tutto si conferma: il Presidente Pesaresi ha ancora il suo ruolo nell'assemblea plenaria e la nostra sezione presenterà due momenti di elaborazione, studio e dibattito molto coinvolgenti.
Il primo di questi momenti formativi è rivolto al vasto pubblico degli operatori, si pone l'obiettivo di rendere visibile a tutti difficoltà e bellezza del lavoro di assistenza, cercherà di stimolare tutti i partecipanti verso l'obiettivo della costruzione di una nuova e più efficace concezione dell'integrazione professionale. Clik per vedere (Programma)  


Il secondo momento di incontro è in via di perfezionamento e avrà la caratteristica, nuova per il nostro settore, di dibattere i temi delicati dell'assistenza e del conflitto tra qualità e risorse con un serrato confronto tra posizioni differenti di operatori, gestori e altre figure istituzionalmente presenti nel settore. Si tratterà in sostanza di un talk show destinato a provocare la partecipazione diretta. Clik per accedere al sito e leggere un (Abstract)
http://www.nonautosufficienza.it/

lunedì 25 luglio 2011

Il Glossario dell'Economia Sociale

Pubblicato in internet il Glossario dell'Economia Sociale. Hanno contribuito alla creazione del Glossario AICCON, la Regione Emilia Romagna e la Società Cooperativa Fare Comunità, con il contributo di Aiccre e di Confcooperative Emilia-Romagna.


Introduzione

Nell’introduzione si sostiene che il glossario è stato sviluppato per contribuire ad una maggiore chiarezza terminologica relativa al tema dell’economia sociale, in quanto elemento sempre più importante per la valorizzazione del ruolo e dell’attività dei soggetti della società civile che hanno assunto una notevole rilevanza. Si è vista la necessità di una certa condivisione terminologica per assicurare un confronto più efficace tenendo conto delle prospettive assai diversificate e delle esperienze eterogenee che hanno caratterizzato appunto i soggetti a cui si fa riferimento.
Senza ambiguità terminologiche è più facile costruire una base comune  necessaria ai soggetti protagonisti della sfera civile per il loro potenziamento nei confronti del Mercato e della Pubblica Amministrazione.

Accountability – (La prima voce del GLOSSARIO)
Il termine inglese accountability non è facilmente traducibile in italiano poiché non esprime pienamente il significato inglese di: “dovere spiegare cosa si è fatto per adempiere ad una responsabilità nei riguardi di qualcuno”.
L’accountability si attua principalmente presentando al pubblico dati, contabili e non, ed informazioni che esprimono cosa si è fatto per adempiere alla proprie responsabilità.
Tali documenti hanno la caratteristica di accountabilityse rispondono ai seguenti requisiti:
- attendibilità di dati e informazioni;
- neutralità ovvero imparzialità ed indipendenza da interessi di parte o da completezza rispetto al fine informativo dichiarato;
- inclusione di tutti i dati, informazioni e osservazioni in prosa che sono
necessari per una reale resa di conto completa a tutti gli stakeholder.
Uno strumento di accountability relativo alla dimensione sociale dell’agire dell’organizzazione è il bilancio sociale. Esso è uno strumento, adottato volontariamente dall’impresa.

Abbiamo riportato la prima voce per avere un’idea. 
Leggi e scarica il testo: clicca su  (Glossario)

Assemblea delle cooperative sociali - Riccione Maggio 2011

Il 10 e 11 maggio la sezione Emilia Romagna dell'associazione ANOSS è stata invitata a  partecipare come uditore all'assemblea annuale delle Cooperative Sociali aderenti a Legocoop Emilia Romagna.
l'assemblea si è svolta a Riccione e, nei due giorni dei lavori, ha visto la partecipazione di numerose personalità non solo della cooperazione ma anche della politica e della cultura. Lo scopo dichiarato, a partire dal titolo dell'incontro seminariale è stato quello di capire !quale potrebbe essere il ruolo della cooperazione sociale per perseguire gli obiettivi indicati nella consapevolezza che il sistema welfare in Europa e in Italia  da qui al 2020 si trasformerà notevolmente" .
Oltre alle comunicazioni e alle riflessioni offerte in modo frontale dai relatori del mattino, il pomeriggio del 10 maggio si sono svolti 4 gruppi di lavoro su altrettanti temi che sono: "Anziani", "Gruppo 0/18", "Disabilità e salute mentale", "Persone svantaggiate/lavoro".
I lavori sono stati aperti da Alberto Alberani con una relazione tesa a mettere in evidenza come la cooperazione abbia fatto molto nella Regione Emilia Romagna e come abbia propositi estremamente importanti per il futuro.
per la lettura dell'intero discorso di Alberani e per il video del suo intervento accedere ai seguenti link:
DISCORSO   = http://issuu.com/anoss-dapero/docs/relazione_alberani?viewMode=magazine
VIDEO           = http://youtu.be/-QfaLXlCbtk

domenica 3 luglio 2011

Il Middle Management nei servizi alla persona - Corso di alta formazione

La Sez. Emilia Romagna di ANOSS con alcuni soci ha creato un gruppo di studio e ricerca a cui è stato dato il nome di ANOSS Lab - Laboratorio di ricerca e formazione.
sulla scia delle iniziative convegnistiche e formative realizzate fin'ora il gruppo ANOSS Lab ha costruito una proposta di corso di alta formazione da titolo Il Middle Management nei servizi alla persona.

<<<< Clicca sull'immagine per leggere e scaricare la brochure del corso


Destinatari del corso sono operatori di aziende di servizio in posizioni manageriali di livello intermedio, come RAA, RAS, Responsabili di nucleo, ma anche operatori come OSS, con almeno 5 anni di anzianità, che aspirano ad una crescita professionale verso ruoli di responsabilità gestionale. Il corso interessa le aziende del settore dei servizi socio-sanitari ove è presente una perenne necessità di miglioramento e di gestione della customer satisfaction intesa come soddisfazione del cliente ma anche del committente, e degli stakeholders.
CONTENUTI: Lo scenario sociale e legislativo in cui si inserisce il lavoro di assistenza. Teoria e pratica di organizzazione aziendale. Il controllo economico di gestione. La politica per la qualità e le norme per la qualità. La gestione per processi e la conduzione del personale. La comunicazione ed i supporti informatici. Compatibilità tra obiettivi di qualità del servizio e qualità di vita degli operatori. La conduzione del personale in un azienda di servizi alla persona: aspetti tecnici, sindacali e psicologici.
Il corso sarà avviato alla metà di ottobre se si raggiungerà un minimo di 15 adesioni. Le lezioni si terranno presso l’Istituto “Emilio Biazzi” nelle giornate di venerdì dalle 14,00 alle 18,00 e sabato dalle 8,00 alle 12,00. La durata totale del corso è di 80 ore di cui 56 d’aula, 4 in outdoors e 20 per il  Project work. Il corso è riservato ai soci ANOSS a cui si richiede un contributo di 200 da versare come segue: 80 al momento dell’adesione e 120 alla prima lezione.
Il contributo è di soli  160 se versato per intero al momento dell’adesione entro agosto
I versamenti vanno effettuati mediante bonifica bancario al conto IW-Bank intestato ad ANOSS Sez. Emilia Romagna
Cod. IBAN IT27B0316501600000110519714
Siamo certi che la proposta ANOSS Lab possa incontrare molto interesse per i temi trattati e per il taglio pratico e fortemente rivolto alla motivazione dell'operatore. il costo estremamente contenuto è coerente con gli scopi dell'associazione, ente senza fine di lucro, che ha il fine statutario di contribuire alla formazione e al benessere degli operatori.   


Clicca e scarica il MODULO D'ISCRIZIONE


Per informazioni dirette  non esitate a chiamare 338.4275131

lunedì 27 giugno 2011

Questionario di gradimento sul convegno "Responsabili di Nucleo". Primi dati

Il Responsabile di Nucleo: un operatore al centro.
Tecnica e passione a garanzia dell’integrazione professionale.
Analisi del gradimento

Il convegno formativo si è svolto il 25 maggio 2011 a Verona in occasione del Pte-expo
Organizzato dall’associazione ANOSS ha avuto un successo notevole con una partecipazione oltre le aspettative. L’associazione sta pubblicando gli atti e i filmati relativi alle relazioni dei vari esperti che hanno partecipato e saranno via via disponibili, sul sito dell’associazione www.anoss.it , sui blog (rintracciabili dal sito) e su face book (vai su Facebook e cerca la pagina anoss).
Al termine del convegno sono stati raccolti i questionari distribuiti a tutti i partecipanti ed è in corso la loro valutazione.
Il questionario cercava informazioni sul gradimento del convegno stesso e sulle prospettive per l’associazione.
Il primo dato è che hanno risposto in 70. Si tratta quindi di un 33-35% dato che i presenti erano oltre 200.
Riteniamo positivo che un gran numero abbia voluto dare un contributo per migliorare in futuro e quindi è a maggior ragione giusto analizzare i dati e darne ampia diffusione.
In merito al gradimento si sono riscontrati buoni risultati. In generale alla domanda se , in conclusione, il convegno era stato soddisfacente le risposte sono state così ripartite: Per niente 0,00% - Poco 5,71% - Abbastanza 42,86% - Molto 32,86% - Moltissimo 18,57%. Dunque oltre la metà degli interpellati ha risposto di essere molto o moltissimo soddisfatto del convegno nel suo insieme  a cui si deve aggiungere il 42, 86% che si dichiara abbastanza soddisfatto contro un 5,71% poco soddisfatto. Nessuno per niente soddisfatto.
Il risultato complessivo appare dunque  di segno positivo.
È interessante poi valutare i singoli item proposti perché non tutto è andato benissimo e quindi è doveroso prendere in esame le critiche e tenerle ancor più in considerazione.
La prima domanda era sulla validità della scelta degli argomenti e su questa le risposte sono estremamente positive. Gli argomenti del convegno sono piaciuti molto o moltissimo al 63% degli intervistati, sono piaciuti abbastanza al 31% e non sono piaciuti a meno del 6 %. Da ciò si deduce che i temi sono “giusti” di grande attualità e di interesse diffuso ad ampio raggio. Un certo calo c’è stato nella risposta alla domanda se “sono stati trattati gli argomenti che ti aspettavi in base ai titoli. Qui abbiamo oltre l’8% che si dichiara poco soddisfatto e, rispetto alla prima domanda, un travaso da “molto soddisfatti” ad “abbastanza soddisfatti”, anche,se, per la verità, c’è un aumento di un punto percentuale dei moltissimo soddisfatti che passa al 13,89%. Sui relatori il fenomeno delle valutazioni è il seguente: quasi nulli i poso soddisfatti (neanche il 3%) diminuiscono ancora i molto soddisfatti a favore degli abbastanza soddisfatti che va al 52%, ma anche qui si assiste ad un incremento significativo dei moltissimo soddisfatti che oltrepassano il 15%.
Le note negative, relativamente ai buoni risultati complessivi, arrivano nelle ultime risposte agli ultimi due quesiti. Io primo sulla correttezza della durata degli interventi che colleziona u bel 12,68% di poco soddisfatti e l’altro sull’utilità del materiale in cartellina che addirittura ci dà un oltre 36% di insoddisfatti.
A questo punto non è difficile trarre alcune considerazioni. In primo luogo in futuro dovremo fare molta attenzione ai materiali da mettere in cartellina  che non potranno essere limitato significato in generale o di scarso  valore tecnico e in secondo luogo dovremo cercare di limitare i tempi delle relazioni perché sembra questa la critica seconda per importanza statistica che è stata sollevata dal pubblico. Per il resto è evidente che gli argomenti sono interessanti e che l’associazione ha gestito correttamente in complesso l’iniziativa.
Prossimamente verranno pubblicati altri dati e valutazioni.
Per ora ci fermiamo qui  e aggiungiamo  una sintesi dei dati di cui s’è detto rappresentati dalla figura seguente.